La prego dunque con tutto l'animo ad effettuarlo quanto prima.
I miei ammalati(403) di qua seguitano a migliorare, benchè a poco a poco: Dio sa che necessaria perturbatione di tanti mesi e che continuo travaglio è stato il mio, e da quante parti: sia ringratiato Lui che s'è compiaciuto liberarmene, chè certo nelli aiuti humani e medicinali poco c'era da sperare. Hora seguitiamo l'acquisto con allegrezza.
Nelle conclusioni dello smascherato Appelle(404) noto quanto V. S. m'accenna: l'affetto è evidentissimo; e sempre vorrebbe mettersi a parte, si lascia trasportar molto.
Godo per gratia di V. S. della amicitia del gentilissimo Sig.r Ciampoli, al quale non mancarò, per il cenno di V. S. e per il suo merito, d'ogni prontezza in suo servigio. Spesso con essolui, spesso con Mons.r Dini, mi trovo, e communichiamo quanto passa, oprandoci per ogni verso e con ogni efficacia e destrezza insieme, acciò V. S. resti servita; quale desidero sempre mi commandi, per sodisfare al mio perpetuo obligo. Con che le bacio le mani, pregandole da N. S. Dio ogni contentezza.
Di Roma, li 15 di Maggio 1615.
Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.teAff.mo per ser.la sempre
F. Cesi Linc.o P.
Fuori: Al molt'Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei L.o
Fiorenza.
1122.
PIERO DINI a GALILEO in Firenze.
Roma, 16 maggio 1615.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 231. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo
Non so pensare qual sia stata la cagione che tanto habbia commosso V. S., mentre qua non si tratta rinovatione alcuna.
| |
Dio Appelle Sig Ciampoli Mons Dini S. Dio Roma Ill Ecc Cesi Linc Ill Ecc Sig Oss Sig Galileo Galilei L Firenze Ill Sig Oss
|