V. S. mi favorisca di baciar le mani in nome mio al S.r Andrea Salvadori, e dirgli che non gli scrivo sin hora, perchè desidero di accompagnar la lettera con quel serpente ch'ei mi richiese; e credo che seguirà fra pochi giorni. E vorrei anche che non le fusse incomodo dar miei bacciamani al S.r Giacopo Giraldi et al S.r Filippo Sertini, come anche al Coccapani(419). Nel resto io vivo e viverò sempre servitore di V. S., e con molto desiderio di esser favorito de' suoi comandamenti; e pregandole dal Signor Iddio intiera sanità e longhi anni, le baccio le mani.
Di Genova, alli 17 di Giugno 1615.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.tor Aff.mo
Gio. B.a Baliano.
1127.
FEDERICO CESI a GALILEO in Firenze.
Firenze, 20 giugno 1615.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. IX, car. 257. - Autografa. Alla lettera facciamo seguire un foglietto, pur autografo del CESI, che presentemente nel ms. è ad essa allegato (car. 256), quantunque potrebbe dubitarsi (cfr. lin. 6-7 e lin. 47-49 [Edizione Nazionale]) che sia stato veramente inviato con altra, di poco a questa antecedente, la quale, come avvenne d'altre lettere del CESI, sia andata smarrita.
Molt'Ill.re e molto Ecc.te Sig.r mio Oss.mo
Son stato fuori di Roma alcuni giorni per negotii de' miei luoghi, et in questo tempo ho ricevuto doi gratissime di V. S.; una, accompagnata con la risposta a' suoi maligni aversarii, nella materia del galleggiare, del Padre suo discepolo(420), che certo è non meno dotta e soda che arguta, et in somma tale quale si ricercava; l'altra, con la scrittura per il Padre.
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