co di dire dannosi, ma di poco frutto et pericolosi, et quanto meno ostenteranno le loro lettere, se non lo faranno con estrema discrezione, tanto sarà meglio. Et se il Galileo aspetterà qua il Sig.or Cardinale, et l'intrigherà punto in questi negozii, sarà cosa che dispiacerà assai; et egli è vehemente, ci è fisso et appassionato, sì che è impossibile che chi l'ha intorno scampi dalle sue mani. E perchè questa è causa et cosa non di burla, ma da poter doventare di conseguenza et di gran rilievo (se a quest'hora non è diventata), come benissimo la prudenza di V. A. S. potrà comprendere, et l'essere anco quest'huomo qua in casa dell'A. V. S. et del S.or Cardinale et sotto il loro amparo et protezione, et spacciar questo nome; per questo mi è parso, per sodisfazione del mio debito, rappresentare all'A. V. S. quel che è passato et quello che si sente intorno a ciò.
1186.
ANTONIO QUERENGO ad [ALESSANDRO D'ESTE in Modena].
Roma, 5 marzo 1616.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XV, car. 55t. Cfr. l'informazione premessa al n.° 1156.
.... Le dispute del Sig. Galileo son risolute in fumo d'alchimia, avendo dichiarato il Santo Ufficio che 'l sostenere quella opinione sia un dissentir manifestamente dai dogmi infallibili della Chiesa. Ci siamo dunque assicurati una volta che, dall'andar attorno in fuori che si fa con le girandole del cervello, possiamo star fermi a nostra posta, senza volar con la terra come tante formiche sopra un pallone che andasse per aria....
1187.
GALILEO a [CURZIO PICCHENA in Firenze].
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