Di Roma, li 23 di Ap.le 1616.
Di V. S. Ill.maDev.mo et Obblig.mo Ser.re
Galileo Galilei.
1198.
GIOVANFRANCESCO SAGREDO a [GALILEO in Roma].
Venezia, 23 aprile 1616.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 239-240. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill. Sig.r Ecc.mo
Mi hanno le lettere di V. S. Ecc.ma levato di gran pensiero, poichè quelle stesse calunnie che i suoi nemici han procurato far credere costì, furono, la settimana seguente ch'io le scrissi, divolgate in questa città, dicendosi lei essere stata violentemente tirata a Roma per rendere conto al S.to Offitio delle sue opinioni, et finalmente essere state queste dichiarate per eronee et heretiche, et licentiata V. S. con severissime ammonitioni et comminationi, aggiongendo ancora che le fossero state imposte diverse penitenze salutari, di digiuni, frequentationi di sacramenti etc.(549); et ancorchè io, illuminato dalla ragione, dalla conoscenza ch'io ho di lei, et dalle sue lettere scrittemi da Roma al suo gionger colà, procurassi di levar in molti questa falsa credenza, nondimeno, essendo esse lettere più vecchie de gl'avvisi venuti posteriormente, a fatica in alcuni pochi potei far sospendere queste false divolgationi(550). Hora mo', che dalle sue a me carissime lettere ho inteso i particolari delle maligne et diaboliche machinationi et congiure fatte contro di lei, insieme con l'esito in tutto contrario ai pensieri de' suoi ignorantissimi et malitiosissimi nemici, io resto consolatissimo, sì come sono rimasti tutti gl'amici nostri di qua, a' quali ho fatto parte delle sue lettere, con le raccomandationi impostemi da lei; et tutti insieme seco se ne rallegriamo, sperando ancora che con la divolgatione, ch'io procuro far ad ogn'uno, della verità, rimanga scancellata la falsa fama sparsa li passati giorni.
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