E perchè ho notato quanto V. S. mi honora nelle cortesie della sua lettera, la supplico che habbia per bene che io le scriva secondo lo stile della pragmatica(561) di Spagna, perchè mi è più familiare e più breve: non ostante questo, se V. S. gusterà del contrario, seguirò il gusto suo, che a me sarà precetto inviolabile. Guardi Dio V. S., come io desidero.
Di Napoli, li 31 di Maggio 1616.
Bartol. Lionardo di Argensola.
1204.
NICOLÒ ANTONIO STELLIOLA a GALILEO in Roma.
[Napoli,] 1° giugno 1616.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VII, car. 245a e 245b. - Autografi la firma e il poscritto.
Molto Ill.e et Ecc.mo S.re
Le invenzioni athlantee di V. S., non mai a bastanza lodate, hanno irritato l'invidia de' sofisti de' nostri tempi in tanto, che li professori di scienze sono per restarne in grave danno, se non si procuri di far manifeste le lor calunnie et imposture. Et perchè siamo certi che la mente de' superiori sia santa et giusta, per ciò essendovi intravenuto decreto senza esser state intese le parti, nel che sono interessate le nazioni tutte et gli huomini migliori delle nazioni, si deve procurar per ogni mezo che venga la causa revista, et decisa dopo l'essere state intese le parti; et stimo che sia bene, per la manifestazion della giustizia et per lo debito decoro, che vi intravenga memoriale de' professori scienziali forastieri. Il resto rimetto alla prudenza di V. S. Che la Maestà Divina le doni ogni contento.
Il dì primo di Giugno 1616.
Di V. S. molto Ill.e et Ecc.maAff.mo Ser.re
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Spagna Dio V Napoli Argensola Roma Napoli Ill Ecc S. Che Maestà Divina Giugno Ill Ecc Ser
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