E sappia di più V. Ecc., come il Galilei ha pensato e provveduto a tutte quelle difficoltà che forse ad alcuno potessero sovvenire: però non si resti per qualche immaginato impedimento di abbracciare e condurre a fine sì(576) nobile impresa.
Il Gran Duca, come desideroso del servizio di S. M., e come quello che da i ragionamenti avuti col Galilei è restato capacissimo della verità del fatto, non resterà di comandare ad esso Galilei, che senza riguardo di tempo, di fatica o di viaggio mandi ad esecuzione una tanta impresa; e poi che la distanza di qui a costà è grande, onde la conferenza per lettere riesce tarda, e di più il Galilei, oltre al non essere d'intera sanità, è anco in là coll'età, però saria bene prender presta deliberazione, acciò un tanto negozio per qualche infortunio non si perdesse. Proccuri dunque V. Ecc. d'estrarne quanto prima quella generale resoluzione che si può, usando il mezzo dell'Ecc. Sig. Conte di Lemos, stato già Soprintendente alle cose di mare e dell'Indie ed ora Presidente delle cose d'Italia, acciocchè incamminandosi il negozio alla spedizione, il Galilei possa far qua le provvisioni necessarie per l'effettuazione del negozio, e poi incamminarsi costà, insieme con persone atte ad aiutarlo nella instruzione che si doverà dare a quelle persone che doveranno poi, in mare ed in terra, ridurre all'atto pratico ed all'effetto stesso tutto il maneggio.
Di più, intendendo noi come S. M. e suoi antecessori hanno, molto tempo fa, stabilito e deputato certo premio di onorevolezza(577) ed utile a chi portasse una tale invenzione, desideriamo sapere puntualmente la qualità della recognizione: e sopra tutto soggiungo a V. Ecc.
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