Si ebbe per risposta, che in quel medesimo tempo già si era cominciato a negoziare con un altro per simile invenzione; che però sino alla spedizione di quello non si sarebbe intrapreso trattamento con altri(579). Ora, dato che non si sia effettuato con quello, si tornerà a mettere in campo ed in considerazione a Sua M. il medesimo Galilei, scrivendone di nuovo all'Imbasciatore del Sereniss. G. Duca, e si farà anco capo al Sig. Rettore di Villa Ermosa, come quello che di presenza averà conosciuto in Roma il Galilei(580) e con quello trattato a bocca sopra questa materia ed altri particolari; il quale potrà agevolare la spedizione di questo maneggio, conoscendovi il servizio e l'utile grandissimo di Sua Maestà.
1213*.
COSIMO II, Granduca di Toscana, ad ORSO D'ELCI in Madrid.
Firenze, 30 giugno 1616.
Arch. di Stato in Firenze. Filza Medicea 4948. - Minuta.
Al Conte Orso d'Elei.
30 Giugno 1616.
Il Galilei Matematico è amatissimo da Noi per il merito della sua eminente virtù, et per (sic) gli desideriamo ogni augumento di bene, et gliene procureremo ancora nelle occasioni che ci si offeriranno. Egli ha havuto qualche trattamento col Conte di Lemos sopra il negozio che egli vorrebbe proporre a S.a Maestà Cattolica, del quale egli gli scrive hora lungamente; et Noi ci contentiamo et vogliamo che voi ne abbracciate la protezzione, aiutandolo et favorendolo con quelli che havranno la cura di trattarne, come se fusse cosa di Nostro proprio servizio. Et Dio vi conservi etc.
Di Fior.za
1214*.
GIOVANFRANCESCO SAGREDO a GALILEO in Firenze.
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