Venezia, 16 luglio 1616.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 58. - Autografa.
Molto Ill.re S.r Ecc.mo
Crederò che a quest'hora V. S. Ecc.ma haverà ricevuto l'ucelino Indiano(581), che li ho inviato per il Cl.mo Ressidente(582) nuovo che vien costì, dandomi a credere c'haverà usato ogni diligenza per condurglielo sano, essendo egli amico mio amorevolissimo et galanthuomo, che si valerà della partenza de' suoi famigliari per non riuscir a V. S. Ecc.ma tanto men diligente di quell'huomo da bene che lo condusse di Agrà in Aleppo, quanto è quest'ultimo viaggietto da quello differente. Desidera esso S.r Ressidente la gratia di V. S. Ecc.ma, et m'ha pregato scriverli in sua raccomandatione: onde mi farà somo favore, quando s'abboccarà seco, fargli sapere che non ho transcurato questo uffitio.
De' cani(583), ho inteso la sua buona volontà; onde sono entrato in grande speranza di ricevere il desiderato favore nella maniera che la ricercai. Se l'amico suo verrà qui per far stampare la sua opera, sarà favorito et protetto da me anco senza la promessa de' cani, bastandomi un solo cenno del desiderio di V. S. Ecc.maAl S.r Cremonino(584) ho scritto, et parmi impossibile che non mi dia qualche risposta. Se avanti il chiuder di queste la riceverò, li aggiungerò quanto occorrerà.
Il Germini(585) si porta bene, e per quello che so, dà buona sodisfattione al S.r Zaccaria(586). Gl'altri fattori, vedendo forse l'attitudine sua al nostro servitio, han procurato di attraversarlo et metter qualche male con noi, descrivendolo troppo pretendente et perciò non atto a maneggiare i nostri negotii; tuttavia egli con la prudenza e patienza sua ha superato ogni difficoltà, et aquistata appresso di noi reputatione di huomo incomparabilmente più savio di loro, et dirò anco più accorto, seben più giovane et non tanto malitioso quanto essi sono.
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