In fretta ho voluto significarle questo subito; e scusi le infinite occupationi, se hora non mi stendo più a lungo. Bacio a V. S. le mani di tutto core.
Di R.a, li 28 Luglio 1616.
Di V. S. molt'Ill.reAff.mo per ser.la sempre
F. Cesi Linc.o P.
1217**.
GIO. ANGELO ALTEMPS a GALILEO in Firenze.
Roma, 30 luglio 1616.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 118. - Autografa la firma.
Ill.re Sig.re
Il valor di V. S. merita che se ne faccia sempre mentione, sì come avvenne l'altra sera fra 'l S.r Prencipe di S.to Angelo(592) e me, da quale può giudicare con che honore fu ragionato della sua persona, sapendo quanto congiuntamente l'amiamo. Mi dispiacque bene d'intender ch'ella sia stata qua e d'improviso partitane, sì che non habbia havuto campo d'haver qualche discorso seco, poi che havend'io atteso per lo spatio di due anni alle matematiche, nelle quali V. S. è di tanto grido, son certo ch'ogni poco c'havessi pratticato con lei, haverei acquistato notabilmente.
Se ben io ho prospicilio o toloscopio (sic), o, come volgarmente dicono, occhiale, assai buono, haverei nondimeno caro d'haverne uno di quelli a cui dà ella titolo di perfetto, fabricato di mano di lei, che n'è stata l'inventore. La prego dunque a farmene piacere, sicurissima che le ne terrò obligo. E Dio la feliciti sempre.
Di Roma, li 30 di Lug.o 1616.
Di V. S.
[...] Galileo.
Aff.moIl Duca Altymps.
Fuori: All'Ill.re Sig.reIl S.re....(593) Galileo.
Fiorenza.
1218.**
GALILEO a FEDERICO CESI [in Roma].
[Firenze, 27(?) agosto 1616].
Cfr. n.° 1222.
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Luglio Ill Cesi Linc Firenze Sig Prencipe Angelo Dio Roma Lug Galileo Duca Altymps All'Ill Sig Galileo Roma Firenze
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