Desiderarei che V. S. Ecc.ma, concedendoglielo la sanità, una sera desse un'occhiatina a quella stella di mezo delle tre che sono nella coda dell'Orsa maggiore, perchè è una delle belle cose che sia in cielo, e non credo che per il nostro servizio si possa desiderar meglio in quelle parti.
Quanto alla scola mia, a dire il vero, è più in fiore che mai, havendo quattro giorni sono cominciato a leggere a cinque gentilhuomini Genovesi, tutti delle familie nobili. Gli meglio scolari di filosofia del Bo(661) vengono alla mia bottega, con grandissima sodisfazione e loro e mia; e non passa giorno che non si faccia la comedia dei spropositi, et universali della Peripateticheria, e particolari del prelibato Bo: e credami V. S. che io posso dir d'haver messo il piede della riputazione nelle fantasie di questi Signori, di modo che non ho occasione d'haver timore di lingue maligne. Sto eternamente in casa, e quasi sempre occupato con scolari. Il tutto gli scrivo, perchè so quanto siino a V. S. a cuore le cose mie; e credami che è tutto vero, da quell'obligatissimo servitore che li sono.
Pisa, il 7° di Gennaio 1617.
Di V. S. molto Ill.re et Ec.maOblig.mo Ser.re e Dis.lo
D. Benedetto Castelli.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.moIl Sig.r Galileo Galilei, p.o Filosofo di S. A. S.
Firenze.
1242*.
GIO. ANTONIO ROFFENI a GALILEO in Firenze.
Bologna, 7 gennaio 1617.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., Nuovi Acquisti, n.° 16. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.re e P.rone,
L'Ecc.mo S.re Gio. Antonio Magini, suo servitore, fra poche hore se ne passa di questa a megliore vitta, oppresso da male di pietra, ardore d'orina, continua febre, mancamento di forze e mille gravi e noiosi accidenti che lo precipitano e fanno volare alla morte.
| |
S. Ecc Orsa Genovesi Peripateticheria Gennaio Ill Ser Dis Benedetto Castelli Ill Ecc Sig Sig Galileo Galilei Filosofo Firenze Nuovi Acquisti Ill Ecc Ecc Gio Magini
|