Potrà dunque V. S. Ecc.ma dar ordine se vuole che io rimetta il danaro costì, o pure valersene di qua, ché subito sarà sodisfatta. La scrittura, come ella sa, è di cechini 248, et ancorchè non si veda sotto di quella nessuna ricevuta, nondimeno il S. Cremonino pretende gli sia restituita, asserendo haver esborsato la metà e restar li soli 200 ducati. Però sarà necessario che ella m'avisi subito come m'havrò a governarmi.
Tengo più bisogno che mai del fattore per questa città, havendo licenziato il Pieroni, huomo inettissimo(683). Scrissi già le qualità che si ricercavano per nostro servitio, le quali seben per necessità non sono dell'esquisitezza che ricerca il ministerio di Cadore, tuttavia quanto maggiore fosse l'attitudine et il giuditio di chi accettasse il nostro servitio, per aventura si potrebbe impiegarlo anco in cose più importanti, nascendo improvisamente de gli accidenti per li quali s'havessero a cambiare i nostri agenti, come pareva fosse per seguire del Paderno; oltre che l'occupatione della scrittura che teniamo per li nostri negotii, con gran nostro commodo e sodisfattione si potrebbe dare a questo fattore che io ricerco. Ma sopra il tutto convengo desiderar che la persona proposta sia molto soda, sicura e non sottoposta alle leggerezze e piaceri, perchè in questa città il precipitio della gioventù e de gli huomini dediti a' piaceri è tanto facile, che la speranza del contrario è vanità indubitata. Et per fine le baccio la mano.
In Venetia, a 7 Aprile 1617.
Di V. S. Ecc.ma
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