Il fratello è riuscito di esquisita bellezza, ma grande; la sorella gentilletta, minuta, careta, ma alta di gambe, scarma oltre misura, et lunga di muso; in somma non par sorella di Barbino, il che fa desiderare quest'altra, con speranza di allevare bellissima razza.
La lettera per India sarà fedelmente capitata, havendo io in quelle parti amici e corrispondenti. Colà mandai il tratto della calemita che V. S. Ecc.ma mi fece vendere, con ordine che mi fossero mandate curiosità solamente; ma quel ribaldo che n'hebbe la cura, mi mandò mercantie delle quali ho apena ritratto il primo capitale. Doppo che io ritornai in questa città, mandai ad un altro amico dieci cannoni, che mi costorono, guarniti, dieci cechini; et doppo mille lettere e disperationi, che non si potessero vendere, rispetto che ne fossero giunti molti e che havessero in quelle parti imparato a farli, finalmente ho havuto lettere che mi inviava ducento drame di rubini minuti: sicchè giongendo queste, spero trarne almeno cento ducati, che mi rimborseranno di buona parte le male spese fatte in vetri e cannoni che ho convenuto donare a questo et quello per la buona reputatione che io tengo di ben conoscerli, come amico di V. S. Ecc.maSe venirà il Piovano(689) galant'huomo che ella mi scrive, lo vederò volentieri, e lo servirò ancora in tutto quello che occorresse.
Sto ancora in aspettazione del fattore, essendo stato da me licenziato già molte settimane quel tal Ascanio(690), huomo inetto al bene et assai accorto nei proprii, ancorchè ingiusti, avantaggi; il quale se non fosse absentato di qua, haverebbe ancora da far qualche conto meco, che si pensava dover passar in silentio.
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Barbino India S. Ecc S. Ecc Piovano Ascanio
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