Sicchè, come V. Ecc. vede, il rischio resta tutto sopra di me, e Sua M. premia solamente un'invenzione utilissima; ed anco il premio è assai leggero, se si riguarda all'utilità che si trae dall'invenzione: ma il desiderio che ho d'effettuare l'altro trovato, da me assai più stimato, fa che io mi metta a segno sopra il quale non debbano cader repliche con dispendio di tempo, del qual mi conviene essere avaro rispetto all'età ed alla corporal disposizione.
Resta ora che io dica qualche cosa intorno alle difficoltà che V. Ecc. m'accenna che io posso incontrar costà; delle quali alcune riguardano l'essenza stessa del mio trovato, ed altre risiedono in quelle persone dalle quali esso dee esser giudicato e praticato. Quanto alle difficoltà che sieno essenzialmente nel trovato stesso, doverebbe ciascheduno restar sicuro, che sovvenendo quelle ad essi improvvisamente e senza praticar questo negozio, possano esser sovvenute a me ancora nello spazio di molt'anni che continuamente lo maneggio: e tanto più, che questo non è un trovato che casualmente sia caduto in mano (come spesso d'altri suole accadere) a persona di professione lontana da quella dove questo è fondato, ma l'ho incontrato io che per tutto il corso della mia vita ho per professione esercitato questi studi; onde non dee aver del verisimile che io prenda di quegli errori che ben si vedono continuamente prender da coloro che, mancando de' veri fondamenti e buona intelligenza di qualche professione, si applicano per certa vivacità o piuttosto leggerezza d'ingegno a voler effettuar conclusioni le quali sono impossibili in natura, e per tali son conosciute dagli intelligenti al primo motto che ne sentono: e di questa sorta d'uomini io ne ho continuamente alle mani.
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