Poscritta.
Come per altre ho scritto a V. Ecc., questo negozio fu ravvivato da me in Roma in casa l'Illustriss. e Reverendiss. Sig. Card. Borgia, trattando io col Sig. Rettore di Villa Ermosa(702), Segretario dell'Eccellentiss. Sig. Conte di Lemos: e perchè l'istesso Sig. Cardinale, discorrendo con un Cavaliere Romano(703), suo intrinseco e molto mio amico, si è mostrato desideroso di favorir questa impresa, come per più repliche mi ha il detto Cavaliere avvisato, esortandomi a far capitale del favore di esso Sig. Cardinale, però ho determinato (e così è anco paruto al Sig. Picchena) di non lasciar di prevalermi di tal favore, e per mezzo di questo Cavaliere mio affezionatissimo ho dato conto al Sig. Cardinale di quanto tratto costì per mezzo di V. Ecc.; il qual Sig. Cardinale averà scritto costà a di cotesti SS. principali di corte, e forse a Sua Maestà medesima: e per la sua relazione ed informazione intorno alle condizioni mie, potrà esser che si accresca qualche cosa di credito al negozio che si tratta. Il che serva per avviso a V. Ecc.
1261*.
G1OVANFRANCESCO SAGREDO a [GALILEO in Firenze].
Venezia, 8 luglio 1617.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 67. - Autografe le lin. 25-46 [Edizione Nazionale].
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Molto Ill.re Sig.r Ecc.mo
Ho scritto heri in banco ducati 100 a' Capponi, che mi han fatta la inclusa(704) di cambio di (di 80 1/2, che tanto dicono haver fatto hoggi il cambio per costà. Li detti ducati cento sono per cechini sessanta due che mi scrivono i Mersi haver ricevuti dal S.r Cremonino a conto del scritto; et se bene fin hora non ho havuto il danaro, et mi venga scritto li cecchini essere scarsi, tuttavia ne ho posto in banco di buoni, acciò V. S. Ecc.ma et il S.r Cremonino resti servito.
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