Sperimentisi co 'l gittare un sasso in alto, che sempre cascherà diametralmente nello stesso luogo donde fu lanciato; che se la terra si movesse con tanta velocità diurna, caderebbe molto lontano, come si prova nella nave quasi volante, che 'l sasso cade fuori d'essa nave. Et già consideriamo che la terra di gran lunga si moveria più veloce della nave, se havesse tale moto circolare.
Parmi havere visto un luogo d'Aristotile De causa motus animalium, che nè anco tutti i Dei potrebbono movere tutta la terra, essendo necessario che ella sia in mezo et quiescente; perchè, movendosi il cielo secondo li suoi principii naturali, et essendo necessario che ogni moto ritrovi onde s'acquieti, forza è che la terra sia, fuori della quale niun altro corpo quiescente sarebbe sofficiente al moto del cielo che si fa intorno al mezo et ha la sua quiete nel suo mezo: chè tutti acconsentono che la terra sia il mezo et il centro del'universo.
La natura del moto o è a medio o ad medium. Se la terra si movesse, ascenderebbe dal mezo, nè più sarebbe nel mezo, come pure tutti s'accordano. Et se si movesse intorno al mezo circolarmente, non si potria discernere il moto circolare del cielo, perchè quello della terra parerebbe del cielo.
La verità dunque pare irrefragabile, che la terra sia immobilmente quieta, per la natura della sua gravezza, di moversi al basso, non ad alto; conciosiachè ogni grave tenda al centro, che è un punto, et quel punto in mezo al firmamento, havendo natura tale da Saturno, pianeta di tutti più freddo et secco; come Marte influisce al fuoco, caldo et secco; Mercurio domina l'aria, indifferente ad ogni dispositione, calda co' calidi, et fredda con le cose frigide; et la luna, l'acqua, che con la sua frigidità et humidità agge ne gl'altri elementi, che però in ventiquattro hore, per la grande affinità con la luna, si move ogni dì quattro volte.
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Aristotile De Saturno Marte Mercurio
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