Scrissi in detta mia a V. S. l'osservationi fatte in cielo col telescopio del S.r Principe, quale riesce assai buono; et perchè dopo osservai anco Saturno, lo vidi ovato: non so poi se ciò procede dall'imperfettione dell'occhiale, opure così apparisce anco a V. S., che desiderarei saperlo. Et in simil forma apunto me lo mostra anco hora qui un occhialaccio che mi trovo: però mi farà gratia dirmene sopra questa apparenza qualche particolare, et se altro ha di nuovo, e come si trovi di sanità, giachè è un pezzo che non tengo avviso alcuno di V. S.; et mi dirà se ha ricevuti quei miei epitalamii(726), fatti in occasione delle nozze del S.r Principe, che di Roma ordinai gli fussero mandati. Nè occorrendomi altro, se non pregarla che mi comandi, le bacio per fine le mani, augurandole dal Cielo ogni bramato contento.
Di Fabriano, li 11 di Agosto 1617.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo
Franc.o Stelluti.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re et P.ron mio Oss.mo
Il Sig.r Galileo Galilei.
Perugia per Fiorenza.
1270*.
GIOVANFRANCESCO SAGREDO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 12 agosto 1617.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi. B.a LXXXVIII, n.° 70. - Autografa.
Molto Ill.re S.r Ecc.mo
Per servire ad un amico mio fui malevadore di circa 400 ducati di un cambio; ma perchè non volli in tutto mettermi a rischio di pagarlo, accettai l'offerta fattami da lui di un deposito di 4 Stagioni dell'anno del Bassan vecchio(727), apprecciate da lui mezo migliaio di ducati. Dopo qualche tempo ho fatta instanza per l'estintione di detto cambio, et hebbi licenza di procurar la vendita di dette Stagioni, come ho fatto col mezo del S.r Girolamo Bassano, figliuolo dell'auttore di esse, il quale ha negotiato con un mercante Dalla Nave(728), accordato il prezzo, con consenso del padrone, in quattrocento scudi.
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