Il Germini, scrittore di questa, venuto qui per certi suoi negotii, le bascia la mano, et mi sarà in ogni tempo raccomandatissimo per rispetto suo proprio et per le affettuose raccomandationi di V. S. Ecc.ma; et spero che, incontrando la sua con la nostra buona volontà, resterén tutti contenti.
Scritto sin qua, ricevo lettere dal S.r Zaccaria mio fratello, che mi dà conto haverle scritto in raccomandatione del fratello del maestro de' suoi figliuoli, miei nepoti(765), et mi commanda che replichi l'istesso uffitio anco per mio nome; onde, premendo infinitamente questo negotio ad esso mio fratello per li rispetti accennati nelle sue lettere, la supplico mettervi ogni spirito acciò resti favorito.
Scrivo questa sera al S.r Cremonino per li cechini che restano, et sarà avisata V. S. Ecc.ma della risposta che darà; et per fine le baccio la mano.
In V.a, a 9 Xbre 1617.
Di V. S. Ecc.maTutto suo
Gio. Fran. Sag.
Fuori: Al molto Ill.re S.r Ecc.moIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
1288*.
FEDERICO CESI a GALILEO [in Firenze].
Roma, 22 dicembre 1617.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 21. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
Molt'Ill.re Sig.re mio Oss.mo
Scrissi a V. S. li giorni passati, et a quest'hora dovevo haverne ricevuta la risposta; ma non vedendo sue lettere, vado dubitando che le mie non le capitino. Ho voluto soggiungerle con questa il desiderio che io tengo di sentir qualche nuova della sua salute; et con pregarle da N. S. Dio felicissime le Sante Feste et l'anno nuovo con altri infiniti appresso, le bacio affettuosamente le mani.
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