1291*.
ANTONIO GIGGI a GALILEO in Firenze.
Pisa, 27 dicembre 1617.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXVI, n.° 116. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.mo
Perdonimi V. S. della tardanza in fare il debito mio di raccordarmele servitore, essendo io stato negligente per havere io inteso dal P. D. Benedetto(772) che V. S. era aggravato da febre lenta, e, per non essere troppo medico, non volendo comparire avanti gli infermi. Ora che dallo stesso intendo che si è rihavuta, me ne congratulo; e le desidero felice fine dell'anno col felicissimo cominciamento dell'altro.
Assicuro V. S. che sarà di gusto grandissimo all'Ill.mo Borromeo il vedere lettere di V. S., del quale ne fa stima grandissima. E per fine a V. S. con vivo affetto le bacio le mani, e le priego da N. S. ogni vero bene.
Di Pisa, il 27 Xmbre 1617.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Devotiss.o
Ant.o Giggi.
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
1292**.
GIOVANFRANCESCO SAGREDO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 30 dicembre 1617.
Autografoteca Morrison in Londra. - Autografa.
Molto Ill.re S.r Ecc.mo
Ricevo due mani di lettere di V. S. Ecc.ma, alle quali son debitore della risposta. Prima, affettuosamente la ringratio del favore prestato a Mess. Sisto Finelli(773), del caso del quale posso darle maggior informatione di quella che le scrissi quando gli lo raccomandai: solo aggiongerò che per lui desiderarei che s'impetrassero calde raccomandationi in generale et per la presta et per la favorabile sua espeditione, sia l'imputatione sua di qual natura si voglia, eccettuata la colpa d'infamia et ribbellione, che non merita d'esser protetta da galant'huomeni.
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