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      Risponderò anco all'ultima di esso Cremonino, ma mi risserbo farlo vicino al tempo delli pagamenti di Besenzone(796).
      Ho mandato le lettere di V. Ecc.za al S.r Zaccaria, sicome ancora mandai tutte l'altre che ella mi mandò con l'aviso della liberazione del carcerato(797). Et per fine le prego dal S.r Dio felicità.
     
      In V.a, a 3 Feb.o 1617(798).
     
      Tutto suoG. F. Sag.
     
      Fuori, d'altra mano: Al molto Ill.re S.r Ecc.moIl S.r Galileo Galilei.
      A Bellosguardo.
      Firenze
     
     
     
     
     
      1305.
     
      BENEDETTO CASTELLI a GALILEO in Firenze.
      Pisa, 7 febbraio 1618.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. X, car. 40. - Autografa.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio,
     
      Per l'ordinario passato scrissi a V. S., ma non havendo hauto altra risposta, penso che la mia sia capitata male. Prima li diedi conto d'esser stato più volte col Sig.r Giovanni de' Medici(799), e d'havergli, d'ordine del Sig.r Picchena, mostrato il celatone, visto e provato da S. S. con grandissimo piacere, e giudicata questa invenzione più importante che il ritrovamento del medesimo occhiale. La pregai ancora che mi mandasse gli occhialini longhi un palmo o poco meno, acciò possa con la prima occasione andare a Livorno a essercitare alcuni di quei giovani, de' quali di già se n'è fatta scielta.
      Di novo hora non ho altro, solo che hoggi dopo desinare son stato fatto chiamare a Palazzo dal Sig.r Giovanni Boni, e dopo esser stato interrogato della scola mia, de' scolari e delle hore nelle quali io leggevo, mi dimandò a che hora haverei potuto continuare a leggere al Sig.r Principe(800) la lezzione d'Euclide cominciata da V. S. Ecc.ma(801); et havendo io risposto che non occorreva pensar ad altro che alla comodità di S. E., finalmente si terminò che io andassi la mattina alle sedeci hore: e così io cominciarò di mattina, havendo promesso al Sig.r Giovanni di scrivere a V. S. e pregarla a darmi di quelli avvisi che lei giudicarà opportuni per servizio di S. Ecc.za Mi son ben protestato che non saprò nè potrò servire con quella esquisitezza che ha fatto V. S., della quale il Sig.r Giovanni mostra di restar sodisfattissimo.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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