Mi sarà carissimo ch'ella mi scriva che cosa doverò risponderle. Mi scrive ch'io lo raguagli che spesa vi potrà andare sì nell'occhiale come nel libro, che subito manderà quanto farà di mestieri. Starò adonque aspettando la risposta di V. S. intorno a questo particolare, come anco del resto che di sopra io gli ho scritto.
Di nuovo, di questo Studio, credo che V. S. haverà intesa la morte del Dottor Gallo(818), successa questi giorni con estremo dispiacere di tutto lo Studio, poichè certo era soggetto per tutti i rispetti dignissimo.
Li scolari sono tutti in gran moto, essendo questi SS.ri Rettori molto alterati per haver essi ammazzato un sbirro su la porta del palazzo del Podestà. Andorno heri al numero di dugento a Venetia per procurar la liberatione d'un scolare gentilhuomo Bresciano, qual fu posto pregione per certe insolenze scolaresche, per la pregionia del quale alcuni suoi compagni uccisero quel sbirro: non so quello che faranno a Venetia. Hoggi il Podestà n'ha fatto chiamar otto a presentarsi alle pregioni, credo per la morte del detto sbirro et per altri disordini.
Mons.r Ill.mo(819) sta bene, et adesso ha in casa i primi musici d'Italia, sì di voci come di stromenti. Habbiamo fatto un Carneval spirituale solennissimo, e tutta questa Quaresima ogni sera si sono fatti concerti e musiche rare.
Altro non ho che dirle di nuovo. Non so se V. S. habbia entratura alcuna con cotesto Mons.r Noncio(820): se non l'ha, procuri d'haverla, perchè gusterà un Signore ripieno d'ogni nobil qualità; e le farà riverenza a mio nome.
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