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      Hebbi, pochi giorni sono, lettere da Roma dal S.r Ciampoli, con una bellissima sua canzone, fatta al fratello(821) del Duca Ceserini.
      Horsù, V. S. si conservi e mi comandi, e se havesse composto qualche opera nuova che non mi fusse pervenuta, in gratia mi metta su la stradda di haverla. Dio la feliciti, e le bacio le mani, augurandole le prossime feste felicissime et ogn'altro vero bene.
     
      Di Pad.a, alli 3 Apr. 1618.
      Di V. S. Ill.re et Ecc.ma
     
      Intorno all'occhiale per il detto Duca, potrebbe scrivere all'Ill.mo Sagredo o ad altro suo amico, che me ne provedesse d'un buono, dicendomi il costo di esso: ma vorrei cosa degna di quel Signore.
     
     
     
     
     
     
      Ser.re Aff.moPaolo Gualdo.
     
      Fuori: All'Ill.re et Ecc.mo Sig.r mio Oss.moIl S.r Galileo Galilei.
      Fiorenza.
     
     
     
      1312*.
      GALILEO a CURZIO PICCHENA in Firenze.
      Bellosguardo, 19 aprile 1618.
     
      Arch. di Stato in Firenze. Negozi e relazioni dell'Auditore Lorenzo Usimbardi dal 1616 al 1618. Filza 5a, car. 252. - Autografa.
     
      Ill.mo Sig.re Pad.n Col.mo
     
      Quando io sperava che le mie tante e sì moleste indispositioni mi havessero a conceder tanto di tregua che io potessi almeno venire a baciar la veste alle Ser.me AA.ze e dar loro la buona Pasqua, come anco a V. S. Ill.ma et ad altri Padroni, io sono stato più fermamente legato in casa da un poco di febbre, sopraggiuntami di più la sera di Pasqua, la quale ancora mi fa star rinchiuso in camera. Speravo anco poter, senza darne briga a V. S., ottener da S. A. S.ma un privilegio(822) del quale vengo instantemente ricercato dall'Ecc.mo S. Principe Cesi, per un libro che fa stampare delle piante dell'Indie nuove(823), opera bella, curiosa et utile; ma già che non posso venire alla città, son forzato ricorrere al favor di V. S. Ill.ma e supplicarla a favorir detto S. Principe e tutta la sua compagnia per ottener da S. A. S.ma detto privilegio, del quale gli mando l'occlusa formula(824), del tenor di quello che già si è ottenuto da S. Santità e dall'Imperatore.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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