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      E se in compagnia del detto occhiale manderà qualche instruttione intorno all'uso di esso, et anco alcuno de' suoi libri ne' quali si tratta dell'osservationi fatte da V. S. con detti occhiali, sarà al detto Signore di duplicato gusto, poi che anco di questo me ne fa instanza.
      Invio a V. S. i semi delle zatte. Mi dispiace che la lettera di V. S. mi capitò la settimana passata un giorno doppo la partita del corriere, chè haveressimo avanzati otto giorni; se bene credo che verrano a tempo, poi che per le pioggie continue, che sono state tutti questi giorni, n'anco qui ancora l'hanno seminate.
      Di nuovo non saprei che dirle. Ancora non s'è fatta elettione alcuna alla lettura del D.r Gallo(832). Qui tutti gli amici di V. S. stan bene, e la salutano caramente. Non so s'ella intendesse come il Dottor Corradino(833) hebbe la lettura delle Pandette, nella quale si porta molto bene. Il S.r Acquapendente è tutta via in tuono, et attende a stampar libri. Mons.r Ill.mo(834) sta bene, et è tutto di V. S. Tutti nominati nella sua lettera le baciano con ogni affetto le mani, come facc'io con tutto lo spirito.
      Non mi scordarò de gli ossi di nospersici, sapendo benissimo di quali intende. V. S. va cercando semi di frutti, et io semi di fiori: desidero adunque che facciamo questo bazarro insieme, buscando ella da cotesti giardinieri semi di qualche fior galante. Di gratia, non si scordi di scrivermi di qualche sua compositione novella. Sarà notato il nome de i semi sopra le carte dove saranno involti.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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