La supplico bene a tenerlo quanto ella può occulto, per alcuni miei interessi.
Mandogli appresso una copia delle mie Lettere Solari(840) stampate; e più, insieme con la presente, riceverà un mio breve discorso circa la cagione del flusso e reflusso del mare, il quale mi occorse fare poco più di due anni sono in Roma, comandato dall'Ill.mo e Rev.mo Sig.r Card.le Orsino(841), mentre che tra quei signori teologi si andava pensando intorno alla prohibizzione del libro di Nicolò Copernico e della opinione della mobilità della terra, posta in detto libro e da me tenuta per vera in quel tempo, sin che piacque a quei Signori di sospendere il libro e dichiarare per falsa e repugnante alle Scritture Sacre detta opinione. Hora, perchè io so quanto(842) convenga ubidire e credere alle determinazioni de i superiori, come quelli che sono scorti da più alte cognizzioni alle quali la bassezza del mio ingegno per sè stesso non arriva, reputo questa presente scrittura che gli mando, come quella che è fondata sopra la mobilità della terra overo che è uno degli argumenti fisici che io producevo in confermazione di essa mobilità, la reputo, dico, come una poesia overo un sogno, e per tale la riceva l'A. V. Tuttavia, perchè anco i poeti apprezzano tal volta alcuna delle loro fantasie(843), io parimente fo qualche stima di questa mia vanità: e già che mi ritrovavo haverla scritta e lasciata vedere da esso Sig.r Cardinale sopranominato e da alcuni altri pochi, ne ho poi lasciate andare alcune copie in mano di altri Signori grandi(844); e questo, acciò che in ogni evento che altri forse, separato dalla nostra Chiesa, volesse attribuirsi questo mio capriccio, come di molte altre mie invenzioni mi è accaduto, possi restare la testimonianza di persone maggiori di ogni eccezzione, come io ero stato il primo a sogniare questa chimera.
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