Di Acquasparta, li 10 Luglio 1618.
Di V. S. molt'Ill.reAff.mo per ser.la sempre
F. Cesi Linc.o P.
1332.
LEOPOLDO D'AUSTRIA a GALILEO [in Firenze].
Saverna, 11 luglio 1618.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 137. - Autografafa la firma.
Charo Galilei,
Doppo haver potuto godere la grata presenza vostra nel passato mio viaggio, venne qua la sua delli 23 di maggio(862) per la quale s'haveva a condolermi la continuatione di cotali indispositioni, affine ch'è stata et sarà sempre a me cosa più desiderosa, acciò per sua convalescenza si possa giuvare et far progresso il publico bene secondo le qualità et eminenza sua, la quale mai più superò la presenza che la fama già sentita da me. Intanto ho visto gl'ambedue telescopii et il canoncino con la testiera, del quale stromento me ne alquanto informò nel passaggio a Pisa il Frate Don Benedetto, il ricordar di cui me molto rallegra. Tutte queste cose arrivarono salve, et si sono trovate giuste.
Intorno le Lettere de' Solarii, et il Discorso del flusso et reflusso del mare con le censure della opinione del Copernico sopra la mobilità della terra, me adoprerò a poter col tempo gradire qualche giudicio di quelle cose, et a communicarvi dipoi 'l parer mio et le sentenze scoprite da' soggietti più eruditi in questo proposito; mentre, ringratiandovi grandemente d'averme fatto partecipe delle medesime cose, starete pure sicuro ch'io ne resti a farvi ogni favore et a compiacervi in quelle occorenze che saranno da voi bramate, havendo fatto in una mia la particolar instanza appresso la Ser.ma Gran Ducchessa acciò degnissi di conservarvi in viva sua gratia.
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