Sbrigato che mi sarò di queste nozze, me n'andrò, piacendo al Signore, a trovare il S.r Principe, dove, e in qualunque parte sarò, havrò sempre l'istessa volontà di servire V. S. e mi trovarà sempre con una medesima prontezza. Intanto, conforme al nostro instituto, vengo con questa a salutarla con ogni più vivo affetto et a baciarle le mani, con pregarla a darmi nuova della sua buona salute et a farmi parte de' suoi studii, e se ha scoperto altra novità in cielo e se trova più Saturno ovato(883).
Mi resta a dirle c'ho occasione di lamentarmi di V. S., non m'havendo favorito di passar di qui nel viaggio di Loreto(884), havendo inteso dal fratello del S.r Cavalier Sabbatini, nostro paesano, che l'incontrò li mesi passati ad Arezzo, che già era in viaggio per la S.ta Casa: che s'io l'havessi saputo a tempo, sarei venuto ad incontrarla; ma lo seppi molti giorni dopo, e mi dispiacque assai. A me sarebbe stato favore particolare che fusse passata per Fabriano, per dove la strada è più dritta e più breve; e sarebbe stato in casa sua, quale gli l'offerisco per un'altra volta, acciò non habbia scusa alcuna in avvenire non passando di qui, come potrebbe far hora se dicesse di non haver saputo il viaggio. Sa V. S. quanto io sia desideroso di servirla; però non me ne tolga l'occasione. Che è quanto devo dirle; e per fine di nuovo le bacio le mani.
Di Fabriano, li 10 di Agosto 1618.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maSer.re Aff.mo et Vero
Franc. Stelluti L.o
Fuori: Al molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re et P.ron mio Oss.mo
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Principe Saturno Loreto Cavalier Sabbatini Arezzo Casa Fabriano Fabriano Agosto Ill Ecc Aff Vero Ill Ecc Sig Oss
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