Il Sig.r Galileo Galilei L.o, inPerugia per Fiorenza(885).
1341**.
GIOVANFRANCESCO SAGREDO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 18 agosto 1618.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 54. - Autografa.
Molto Ill.e S.r Ecc.mo
La settimana passata, mentre ero in villa(886), è gionto il bariletto con le marzoline et salcizzotti, ben conditionato. Ringratio affettuosissimamente V. S. Ecc.ma di questa dimostratione d'amore; ma siccome è superflua, così in questo genere la supplico compiacersi che sia l'ultima, promettendole che occorrendomi et queste et altre(887) simili gentilezze di coteste parti, io glile ricercarò liberissimamente senza nessun rispetto.
Ho trattato con M.o Antonio del venire a servirla per due o tre mesi, ma per nessun partito ho potuto persuaderlo. All'incontro il Baci, ancor che col carico di bottega assai grande con famiglia considerabile, non s'è mostrato in tutto alieno, et dimandato del prezzo m'ha detto che si rimetterebbe a V. S. Ecc.ma, con la quale non intendeva trattar di mercato.
Aspetto con sommo desiderio risposta da V. S. Ecc.ma circa quello che le scrissi del modo per purificar il vetro, nella compositione del quale entra anco il manganese(888), che si mette doppo fatta la fritta; et non così facilmente mescolandosi, può disturbar assai l'intento nostro. Io nondimeno spero poter ritrovar opportuno rimedio anco a questo; ma non mettendosi qui fuoco se non l'Ottobre venturo, convengo aspettare a quel tempo a far l'esperienza.
Mando a V. S. Ecc.ma quattro vetri per canoni corti(889), l'uno di meno d'una quarta et gl'altri del doppio.
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