Li scontri non vogliono esser di maggior acutezza della mostra che le invio. L'hora è tarda: fo fine, et a V. S. Ecc.ma prego dal Signor Dio felicità et contento.
In V.a, a 18 Ag.o 1618.
Di V. S. Ecc.maTutto suo
G. F. Sag.
Fuori: Al molto Ill.re S.r Oss.moL'Ecc.mo S.r Galileo Galilei.
con un invoglietto.
Firenze.
1342*.
GIUSEPPE NERI a GALILEO in Firenze.
Perugia, 22 agosto 1618.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 52. - Autografa.
Molto Ill. et Ecc.mo Sig.r P.ron mio Oss.mo
Vorrei ringraziar V. S. della grazia che mi fece in darmi occasione ch'io la potessi conoscere di presenza, cosa da me stimata assai; et ancorchè questo officio sia molto necessario, tuttavia credo certo che sia per essere più opportuno s'io mi scuserò seco, e la pregherò che si degni a perdonarmi s'io non honorai la sua persona conforme al merito, certo, secondo me, grandissimo. Voglio ad ogni modo ch'ella mi honori a credere che la sua sola presenza mi sostenne in piè nella mia indisposizione; e che sia vero, la sua partita il manifestò, dopo la quale io giacqui, e travagliai non poco. Quanto alla città poi, sappia che sono e saranno qua molti da' quali il suo nome è riverito e stimato come merita, e che già mi dicono che s'ella mai per ventura ricapitasse, havranno di grazia di salutarla. Mons.r Comitoli(890) Vescovo et altri, ne' ragionamenti di lei tenuti, mostrano un simile desiderio. Io so che ella merita che le città escano a popolo a riceverla, et io vorrei quanto V. S. merita; ma imputi ogni mancamento al mio accidente et alla sua modestia, che furono li due impedimenti per li quali ella ad un tratto non potè esser conosciuta et honorata.
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S. Ecc Signor Dio S. Ecc Sag Ill Oss Ecc Galileo Galilei Firenze Ill Ecc Sig Oss Comitoli Vescovo
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