In V.a, a 3 9.e 1618.
Di V. S. Ecc.ma
Heri furono impicati quattro di casa di D. Giovanni(902) per haver assalito alcuni buletti Venetiani con li terzaruoli: due ne furono morti nel fatto, et gl'altri due presi vivi, e tutti quattro impicati ad essempio d'altri. D. Giovanni è a Padova, nè ha saputo l'accidente se non questa mattina. Il popolo è mal animato contra la sua famiglia, dicendosi che tutti portino sempre gl'arcobugi.
Tutto suoG. F. S.
In V.a, a 3 9.e 1618.
Di V. S. Ecc.maHeri furono impicati quattro di casa di D. Giovanni(903) o per haver assalito alcuni buletti Venetiani con li terzaruoli: due ne furono morti nel fatto, et gl'altri due presi vivi, e tutti quattro impicati ad essempio d'altri. D. Giovanni è a Padova, nè ha saputo l'accidente se non questa mattina. Il popolo è mal animato contra la sua famiglia, dicendosi che tutti portino sempre gl'arcobugi.
Tutto suoG. F. S.
Fuori, d'altra mano: Al molt'Ill.re Sig.r Hon.moL'Ecc.mo Sig.r Galileo Galilei.
Fiorenza(904).
1354**.
...... a.......
Roma, 23 novembre 1618.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. III, T. XI, car. 43. - In capo alla car. 43, della stessa mano, si legge: "Copia" ed alla fine: "La lettera, di Roma, è de' 23 di Nov.e 1618 ".
Da Macerata sino dalli 12 stante fu avvisato che si vedeva gran prodigio per aria etc. Il prodigio è fatto come un pesce capone, di color subflavo, non micante, di larghezza circa due gradi: comincia dalle stelle del fondo del cratere o vaso dell'Idra e finisce sopra il Corvo, e va alla volta di Sagittario.
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S. Ecc Giovanni Venetiani Giovanni Padova S. Ecc Giovanni Venetiani Giovanni Padova Ill Sig Hon Ecc Sig Galileo Galilei Roma Nov Macerata Idra Corvo Sagittario
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