Egli mi scrive di lui ogni male, et in particolare che habbia intaccato più di 200 scudi. La posta ventura le saprò dire alcun maggior particolare; et per fine a V. S. Ecc.ma baccio la mano. Il fredo mi ha impedito il vedere la cometta, poichè la poltroneria sofoca la curiosità et la filosofia.
In Venetia, li 15 Dec.e 1618.
Di V. S. Ecc.maTutto suo
G. F. Sag.
1362*.
DOMENICO BONSI a GALILEO in Firenze.
Parigi, 18 dicembre 1618.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 142. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.re mio Oss.mo
Sendomi trovato questi giorni passati in compagnia di alcuni mathematici, dove si discorreva della cometa che si è vista et si vede di continuo, di comune consenso fu detto che altri che V. S. non poteva farne l'osservatione, tanto per havere perfetta notitia di simili materie et per bontà del suo occhiale, che per havere il G. Duca instrumenti eccellenti per far questa osservatione; et il S.r Alehaume(916), Mathematico regio, disse l'istesso al Re, che gli comandava di farne l'osservatione, et si scusò col dire che non havea instrumenti a proposito, et che solo il G. Duca poteva farla fare a V. S. Non ho voluto manc[are] di darne avviso a V. S., tanto per rallegrarmi seco della stima che viene fatta per tutto della sua persona, che per incitarla a sodisfare alla publica espettattione et curiosità, offerendoli ancora l'opera di parecchi mathematici di qua, quando si risolvesse di scriver in questa o altra materia et che volessi far stampare qua, dove mi pare che riesca meglio che costà, massime quando ci sono persone che ne hanno la cura.
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