Bene valeat admodum Ill.ris et Eccell. T. D., et me sibi commendatum habeat, et si per valetudinem licet, respondeat quamprimum; rem faciet non mihi, sed Ser.mo Archiduci ac nunquam satis laudato Principi Leopoldo, gratissimam, qui te valde amat.
Datum Oeniponti raptim, 12 Ian. 1618.(925)
Di V. S. molto Ill.re et Eccell.ma
Aff.mo Ser.reD. Gioan. Remo Quietano,
Med. et Math.o di S. Caes. Mai.
et pro tempore Ser.mi Archid. Leopoldi, m. p.
Fuori: Admodum Illustri ac Eccell.moD. Galilaeo de Galilaeis,
Magni Ducis Hetruriae Mathematico, Domino meo Observando.
Fiorenza.
1369*.
LEOPOLDO D'AUSTRIA a [GALILEO in Firenze].
Innsbruck, 13 gennaio 1619.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 146. - Autografi la firma e il poscritto.
Charo Galileo,
Che non vi ho scritto alcuno tempo in qua, è stato questo silentio da mia parte causato del mancamento di materia. Hora, essendomi consignato un discorso sopra la cometa(926), vi la mando con la presente, et vi prego avisarmi quanto prima il suo parere saggio, che aspettarò con desiderio. Et con questo vi assicuro della solita mia gratia.
Di Isprug, alli 13 di Gennaro 1619.
Leopoldo.
Ho sentito con grandissimo dispiacere la vostra indispositione. Dio vi concede con questo anno nuovo meglior sanità et tutto quello che possiate desiderar [in] questo mundo. Saperia ancor volontiero il parer del P. Benedetto sopra questo cometta.
1370**.
FEDERICO CESI a GIOVANNI FABER in Roma.
Acquasparta, 14 gennaio 1619.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber.
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