Con un rotolo di scritture, segnate G. G.
Firenze
1389.
GALILEO a CURZIO PICCHENA in Pisa.
Bellosguardo, 26 maggio 1619.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. V, car. 8. - Copia di mano del sec. XVIII, in capo alla quale si legge, della stessa mano: "Al Sig.r Curzio Picchena, Seg.rio di S. A. S. Pisa. 26 Mag.o 1619". Abbiamo qualche sospetto sull'autenticità di questa lettera.
Ill.mo Sig.r e P.rone Coll.mo
Io desideravo di scrivere a V. S. Ill.ma a lungo, avvisandogli tutti i particolari accaduti doppo la sua partita intorno alli studi, trattenimenti et altri progressi della sua dilettissima figliuola; ma la moltitudine delle cose, che tutte sarebbon di suo grandissimo gusto, è cresciuta tanto, ch'io veramente mi sbigottisco, anzi dispero di poterle più descrivere. Però ritirandomi a' generali, ella primieramente sta con ottima sanità, dispostissima della persona, gustosa in estremo di tutti quei modesti e lodevoli esercizii che alla vivezza del suo spirito, freschezza degli anni, ottima costituzione del corpo e nobile educazione sono proporzionati: i trastulli non impediscono gli studi nè le devozioni, nè questi gli offendono la sanità. Io la visito spesso, e più spesso lo farei s'io non temesse d'infastidirla: ho procurato di dargli qualche trattenimento di suo diletto, e credo mi sia riuscito, non per la qualità delli spassi, ma per la sua puerile età, che sa anco da minime bagattelle cavar gusto. L'invigilare acciò, traportata dalla fanciullezza, non cadesse in qualche disordinetto, m'è stato di lunga mano preoccupato dalla providenza di M.a Maddalena: però ella in questa parte ne può vivere riposatamente.
| |
Pisa Sig Curzio Picchena Seg S. Pisa Mag Sig Coll S. Ill Maddalena
|