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      Voglio procurare fargli far alcuna cosa anco per V. S., perchè non so se costì s'usi simile fattura.
      Li dissegni del quadro(973), che mi scrive haver ordinati, sono da me aspettati con desiderio, sicome ancora il quadretto di pietra, non potendo io rifiutar cosa che venga da lei, et per consequenza degnissima, et compenserà le docinali bagatelle che sono in questo mio studio senza studente. Dalle sue lettere comprendo essere detto quadretto di certa pietra, della quale un tale, già pochi mesi, ne portò qui gran quantità, et ne vendè per vilissimi prezzi, senza che io il sapessi a tempo. Doppo, capitata in mano di gentil'huomeni et altre persone intendenti, non ho potuto haverne della bella, ma solo di mediocre, et a prezzi essorbitantissimi et eccedenti la mia curiosità.
      Scrivo al S.r Residente, perchè mi invii il detto quadro, conforme l'ordine di V. S.
      Farò ogni inquisitione per ritrovar il Bortoluzzi(974), et procurerò che siano comprati con ogni maggior avantaggio i rasetti, et darò il denaro che bisognerà.
      Del Gelmini(975), sarà bene solecitarlo: et se ha fatta, come sapevo, l'investita nella casa, può ben V. S. Ecc.ma comprendere se habbia saputo ben far il fatto suo mentre è stato al nostro servitio.
      Un'hora avanti che ricevessi le lettere di V. S. fu qui Maestro Paulo col Padre Maestro Fulgentio, et ragionassimo lungamente di lei. Sta egli curioso di vedere le lettioni che si stampano(976), ma più ancora il suo trattato de' moti, et in niun modo vorrebbe che ella abbandonasse l'impresa.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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