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      Non sarei già così facile a concedere ciò che si propone a fog. 20(1008), cioè che quei raggi di sole che escono da qualche rottura di nugole, et indi si vanno dilongando sempre più larghi e men luminosi, siano di sì fatta sorte; perchè io credo che questi non più siano immobili di quelli che tal hora entrano per una finestra d'una stanza per altro oscura, che illuminano solo quella parte dell'aria che a loro si oppone; da loro solo differenti, in quanto che questi della finestra provengono immediatamente dal sole, dove che quei delle rotture delle nugole non dal(1009) sole immediatamente, ma da lume del sole, che si rifletta da altre nuvole, vengon prodotti, e per venir dall'oggetto mediato vicino si vanno in quella guisa dilatando; in quel modo a punto che farebbe il lume d'una candela non molto lontana da una finestra che per aventura fusse due o tre palmi in quadro, che, da essa uscendo, si anderebbe slargando tuttavia. Non ho già dubbio ch'all'incontro non sia oggetto mobile la striscia luminosa che si fa nel mare, di cui si fa mentione all'istesso fog. 20(1010), e che l'istesso non avenisse se una superficie simile a quella del mare fusse elevata in alto, et il sole sotto l'orizonte, come si dice a fog. 21(1011). Però è ben il vero che non so vedere come di qui si possa trare che cosa sia la cometa, posciachè sì fatta striscia è sempre neccessariamente per linea diritta fra il sole e gl'occhi nostri, perchè l'onde del mare sono in quel caso a guisa di tanti specchi che ci rappresentano il sole; e sì come se sopra un gran piano si ponesse una grandissima quantità di specchi, però irregolari di quella sorte d'irregolarità che hanno l'onde sudette, rappresenterebbono l'imagine del sole solamente quei specchi che fussero nel mezzo tra il sole et il riguardante, facendo una striscia nel modo che fa il mare nel caso proposto, così similmente, per non esser l'onde del mare, come s'è detto, altro nel detto caso che una gran quantità di detti specchi, è forza che parimente la facciano per linea che sia fra il sole e' risguardanti.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687