Quando egli habbia effettuata questa sua promessa, lo avviserò subito a V. S. Ecc.ma, la quale mi farà gratia a quel tempo scrivergli una lettera di quitanza, in modo però che egli possi credere che ella sia stata sodisfatta molto prima da me col mio proprio denaro, et questo perchè io l'ho astretto a pagarmi fingendo haver pigliato a cambio a questo effetto cento ducati per conto di lui; perchè altrimenti, quando havesse egli creduto che l'interesse fosse stato di V. S. Ecc.ma, certamente egli non havrebbe dato un quattrino, doppo che con inganno usurpò la scritta all'agente del Mersi(1016), al fondamento della quale egli si credeva essere appoggiate tutte le ragioni di V. S. Ecc.ma; ma sendomi valuto di una sua procura vecchia, et con quella havendo fatta passar per banco publico una partita di cambio, vide non poter fuggir il pagamento, nè restarvi altro scampo, per ristorarsi, che l'astringer me in giuditio a render conto di quel danaro: impresa che, giudicata da lui altrettanto ingiusta quanto difficile, lo fece rissolvere a ricorrere alle preghiere per havere qualche commodità.
      Al Bortoluzzi diedi dieci scudi d'argento per conto di lei, et credo che le ne haverà dato avviso.
      È passato il tempo dell'obligo del Gelmini: perciò mi farebbe gratia farsi esborsar il denaro costì, et rimborsandosi di ottantatre scudi d'argento per li denari riscossi dal sudetto Cremonino, far poi rimetter il resto di qua.
      I Luna di Murano(1017) dovevano, avanti la loro partenza per costà, venir a trovarmi, perchè volevo mostrargli diverse bagatelle et dargliele per portar costì: ma ciò si farà alla venuta del Varotari qui presente, il quale dice certamente voler essere presto con lei.