Se V. S. habbia osservato l'ecclisse lunare di questo anno, la prego mi communichi l'osservatione: secondo il mio calculo novo doveva esser tutta la duratione un'hora et un minuto; secondo Kepplero, mezz'hora. In Stiria all'hora furno nuvole et piogge continue.
Anco io ho mandato un pezzo fa la commensuratione de' diametri delli pianeti al S.r Fabro et principe Cesio. Credo che V. S. n'habbia havuta copia: di gratia, mi faccia tanto favore di comunicarmi il suo parere. Mando qui a V. S. l'Epitome di Kepplero(1039); li altri libri non sono stampati ancora, et l'Harmonica(1040) verrà fuora questo autunno. Con questo faccio fine, baciando le mani a V. S., pregandole sanità et il colmo della vera felicità, espettando risposta quanto prima.
Di Vienna, li 24 d'Agosto 1619.
Di V. S. molt'Ill.re et Ecc.maProntiss.o per servirla
Gio. Remo Quietano m. p.
1418*.
GIOVANNI REMO a GALILEO in Firenze.
Vienna, 24 agosto 1619.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. X, car. 77. - Autografa.
Molto Ill.re et Eccell.mo Sig.re
Questa sera la S. A. Ser.ma(1041) m'ha commandato che io saluti V. S. da parte sua et la scusi che non habbia scritto stesso appresso, perchè tante e infiniti occupationi di negocii e governi, li quali adesso tutti stanno sopra di S. A., che anco apena può mangiar un boccon senza continui disturbi et commandamenti, l'hanno impedito ch'anco non l'ha potuto leger il Discorso suo, ma solamente per compendio inteso da me il contenuto. Certe inter arma studia silent: ma con la prima occasione scriverà stesso.
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