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      Io credo risolvermi a dedicar il libro qua, poi che il venir costà hora ci trovo molte difficultà; et la prima saria lasciar Vincentio senza istrutione nel liuto, nel quale mostra grandissima inclinatione, et à sona[to] avanti l'Inperatore, dove erano 8 altri [pr]incipi, che per vedere sonare un fanciullino così [pic]colo et sì arditamente e bene per la sua età, hanno mostro riceverne gran gusto, et in particolar il mio padrone, che sorridendo non li levò mai l'occhio da dosso: sì che mi ha dato animo d'insegnarli con più diligenzia. Non poco mi fece maravigliare li mesi passati, che ordinariamente, quando andavo fuori di casa, gl'accordavo senpre il liuto, acciò potessi studiare; sì che mi disse una volta che non occoreva, perchè lo sapeva accordar da sè: io ne volsi vedere l'esperienzia, et sì l'accordò mirabilmente, cognoscendo ogni minimo mancamento, sì che rimasi stupito. Oltra fa per suo trastullo carrozze, cavalli et altre cose di cera, che io a mille miglia non saprei far tal cosa, sendo che non lascia addietro nissuno ordigno, sì che mostra aver bellissimo ingegno; come con gusto ò inteso del vostro Vincentio ancora, et me ne rallegro con esso voi.
      Io mi consumo di voglia di rivedervi, ma ci trovo tante difficultà che non so che fare. Hora dico tra me: La spesa e il viaggio [è g]rande; lascio un poco di avviamento di scolari, che fan[no] andar la barca innanzi; oltra il perdimento di tempo che faria Vincentio, et altri incomodi non piccoli. Da l'altra parte vorrei pur consolarmi con esso voi: et insomma sono in un gran laberinto, et vivo inresoluto, sì che ci vuole il vostro consiglio, del quale farò sicuro capitale.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XII. Carteggio 1614-1619
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 687

   





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