Da Roma, alli 18 di Gennaio 1620.
Di V. S. molt'Ill.reDivotiss. Se.
Giova. Fabro Lynceo.
1437.
LORENZO PIGNORIA a [GALILEO in Firenze].
Padova, 24 gennaio 1620.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 105. - Autografa.
Molt'Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Sarà con questa il battesimo del figliolo(10) di V. S., il quale (come vederà) fu battezato in parochia di S.ta Catarina(11): io ne mando la nota autentica, et sentirò gusto particolare d'haverla ben servita sì in questa come in ogn'altra occorrenza.
Le inscrittioni(12), a mio giudicio, sono bellissime, et parlano non a caso. Io, se mi venirà fatto, m'ingegnarò di trattarle con qualche malignità; ma certo non credo che si possa addentarle. Ma non potre' io sapere chi sia cotesto Signore(13), che fa capitale di chi capitale non ha? Signor mio, e' bisogna che sia cortese in eccesso, et io, come tale, desidero di conoscerlo.
Lo stato mio in Padova al presente abbraccia fortuna assai tenue, nè ho altro impedimento per cercarne una migliore che gl'anni et il carico d'un poco di famigliola, che tutta s'appoggia a me. Stanti questi impedimenti, io mi vivo assai contento di quanto che ho, tuttochè sia poco, et di questo poco ne so molto grado alla maligna costellatione che mira a perpendicolo le sfortunate lettere, che una volta furono credute essere proprie dell'homo. Rendo molte gratie a V. S. dell'amorevole dimostratione che mi fa dell'amor suo, et le bacio le mani con ogni più vivo affetto, desiderandole compita prosperità.
Di Padova, il dì 24 Genn.o 1620.
| |
Roma Gennaio Lynceo Firenze Catarina Padova Padova Genn
|