Diedi raguaglio con l'altra mia a V. S., con quanto gusto havevo letto il dottissimo Discorso fatto dal Sig.r Guiducci sopra le comete: con la presente li do aviso, haver sentito maggior piacere in haver letta l'Apologia fatta dalli Rev.di Padri Archimandriti(59), et in segno delle notabil cose ne ho fatte l'apostille alla margine, le quali, se V. S. se degnerà per diporto leggere a veglia, le inviarò. Saviissimo è stato il pensiero di V. S. di non rispondere, perchè troppo frivole sono le ciancie che dicono, nè meritano la dotta censura sua; et li giuro che son restato attonito, si habbiano fatta uscire tal cosa dalle mani.
Io sono intorno a far stampare una mia opera De immortalitate animorum ex Aristotelis sententia(60), con molti altri opusculi di filosofia, tra' quali vi è uno nel qual mostro che il cielo sia animato di anima informante, non solo secondo li dogmi di Aristotile, ma anche secondo la vera filosofia, cosa impugnata grandemente dai detti Padri, e come erronea, o vero almeno temeraria in fede, da loro riputata. Però, per gratia del Signore, è stata approvata dal Santo Offitio di Roma come opinione che, senza alcun scrupolo di errore, possa sostenersi, et mandarsi in luce. Ogni cosa si stampa in Roma nella stamperia Cammerale, et ne mandarò subito a V. S. un libro, finito che sarà, acciò si degni honorarlo.
Il Sig.r Thomasso Monte Catini, gentilhuomo Lucchese, mi ha riferito, haver inteso a Pisa di prossimo che il Sig.r Gallesio(61) habbi preso licenza da Sua Altezza Serenis.ma, per andare a riposarsene a casa sua.
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