Si sono poi hoggi in terzo fatti lunghi ragionamenti circa la risposta desiderata della Libra Astronomica. A tutti tre, che viviamo affettuosamente gelosi della riputatione di V. S., pare necessario il rispondere, e quanto prima; ma però questi Signori sarebbero stati d'opinione che, per degnità maggiore della sua persona, o non comparisse il nome suo, tanto glorioso, in contesa di persona mascherata, o che almeno ella mostrasse di farlo richiesto da qualche amico della sua opinione più tosto in forma di lettera che di libbro: se bene molti libbri, dedicati ne i principii loro a varii personaggi da gl'antichi scrittori, hanno i proemii loro in forma di lettere, et i trattati poi con ordine di perfetto volume. Io so che l'accortezza di V. S. non ha bisogno di consigli; però a questi Signori preme ch'ella non s'humilii anco tanto per modestia, che ne risulti troppa gloria a gl'avversarii benchè perdenti.
Il S.r Principe mi dice di scrivere a lei nel medesimo tenore, et il S.r D. Virginio, rimettendosi alla mia lettera, le si ricorda servitore partialissimo. Facciamo più d'un brindesi alla sanità di V. S., alla quale io fo humilissima reverenza, supplicandola a continuarmi l'affetto(82) e protettion sua.
Sarò fra pochi giorni in Roma, e mi vi tratterrò almeno fino all'estremo di Giugno: però non mi vi lasci vivere senza alcun suo comandamento.
Di Acquasparta, il dì 18 di Maggio 1620.
Di V. S. molto Ill.reDev.mo et Obl. Ser.re
Gio. Ciampoli.
1468.
BONAVENTURA CAVALIERI a [GALILEO in Firenze].
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