Al Varottari pittore, che mi ha rese le sue di 2, ho detto si lascia vedere; ma egli, sicome ogn'hora, vivente mio fratello, era in questa casa, così di presente, non ci vedendo, credo, cosa di suo gusto, non vi si accosta mai. Scrissi a V. S. molto Ill.re che volentieri le haverei fatta parte delle robbe lasciate da mio fratello, sicome ho eseguito con altri amici di lui, et ella mi rispose star bene quelle appresso me; onde, havendo io deliberato riuscirne in ogni modo, non volendo a poter mio che' miei figliuoli s'ingombrino il cervello in cose di nissun profitto, di tutte fatto un fascio ho disposto in M. Gasparo Pignani, acciò medesimamente ne riesca come saprà e potrà. Spiacemi però che non potrò mostrare a detto Varottari se non poche cose rimase et ritenute da me, sicome quelle che possono servire a qualche uso. Desidererei dunque che ella m'accennasse il suo desiderio, perchè di quello che si ritrova in essere appresso il Pignani et me, sarà servita senz'altro mezzo et con mio particolar contento. Che tanto mi occorre dire in risposta delle lettere di V. S. molto Ill.re, alla quale per fine cordialmente bacio la mano.
In Venetia, al p.o Luglio 1620.
Di V. S. molto Ill.reS.r Galileo.
S. Aff.moZacc. Sagredo.
Fuori: Al molto Ill.re S.r mio Oss.moL'Ecc.mo S.r Galileo Galilei.
Fiorenza.
1473*.
FEDERICO LANDI a GALILEO in Firenze.
Bardi, 10 luglio 1620.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 168. - Autografa la firma.
Giorni sono riccevei la di V. S. con il canone occhiale che mi mandò, quale mi è piaciuto sommamente et è a mia sodisfattione.
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