Già essi confessano esser bene ch'ella risponda: così otterrà di mostrar loro reverenza, e di non mancare alla propria difesa.
Manderò la sua lettera al S.r Principe Cesi, accennandoli il nostro parere. Il S.r Cav.r Vestri(98) è in Roma; sarà quest'autunno a Napoli e potrà molto aiutarla, perchè è favoritissimo del Vicerè. Io penso venire a Firenze a 7mbre: potremo poi al 9mbre fare insieme il viaggio di Roma, e seguir quello di Napoli insieme col S.r D. Virginio, che a V. S. bacia affettuosamente la mano; et io me le ricordo servitor devotissimo, pregandole da Dio sanità et ogni contentezza.
Di Roma, il dì 2(99) d'Agosto 1620.
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.maS.r Galileo Galilei. Firenze.
Dev.mo Ser.reG. Ciampoli.
1477**.
FEDERICO CESI a GIOVANNI FABER in Roma.
Acquasparta, 11 agosto 1620.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 423, car. 177. - Autografa.
.... Vorrei, poichè non posso io, che V. S. fusse spesso dal Sig.r D. Virginio(100), e mi dasse nuova della sua sanità, e facessero subito che si pò il colloquio che fu preparato qui; e particolarmente haverei caro, V. S. sentissi in materia della risposta del S.r Galilei, che hormai dovrà venir presto in luce. E V. S. sentirà dal S.r Ciampoli quel che si sia sopra ciò discorso....
1478*.
ELIA DIODATI a GALILEO [in Firenze].
Parigi, 27 agosto 1620.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. V, T. VI, car. 78r. - Copia di mano di VINCENZIO VIVIANI, in capo alla quale si legge, di mano dello stesso VIVIANI: "E. D. Parigi, 27 Ag.to 1620. Prima lettera".
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