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      Il Sig.r Iacopo Badovere (mentre viveva, devotissimo suo e mio amicissimo) mi favoriva di farmi parte delle lettere che V. S. gli scriveva, dalle quali, oltre alla relazion fattane da lui, veddi fin dal principio l'origine della ricerca e della scoperta de' suoi nuovi Pianeti Medicei, doppoi da lei pubblicata, con le altre singolarissime sue speculazioni circa la costituzione dell'universo secondo l'opinione de' Pitagorici e circa le meccaniche, non anco viste in queste bande. Onde, essendomene informato ultimamente dall'Ill.mo Sig.r Cav.r Guidi(101) in questa sua ultima ambasciata, mi disse che sin qui non aveva sentito nè visto da lei opera alcuna della meccanica, e che per conto dell'altr'opera non credeva che V. S. fusse per pubblicarla. Però mi perdoni se piglio ardire di pregarla a farmi grazia di voler a suo comodo chiarirmi con due versi che cosa si ha da sperare dell'una e dell'altra di queste sue opere; e se per altro ci sono alcuni rispetti locali per i quali differisca di stamparle in coteste bande, si potrebbero vincere in questa regione, etc.
     
     
     
      1479.
     
      MAFFEO BARBERINI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 28 agosto 1620.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIV, car. 170. - Autografa la sottoscrizione.
     
      Molto Ill. S.re
     
      La stima che ho fatta sempre della persona di V. S. et delle virtù che concorrono in lei, ha dato materia al componimento che viene incluso(102); il quale se mancherà di quelle parti che se gli convengono, havrà ella da notarvi solamente il mio affetto, mentre io intendo d'illustrarlo col puro suo nome.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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