Onde, senza prolongarmi più in altre scuse, che rimetto alla confidentia che io ho in V. S., la prego che gradisca la picciola dimostratione della volontà grande che le porto; et con salutarla di tutto cuore, le desidero dal Signor Iddio qualunque contento.
Di Roma, li 28 di Agosto 1620.
Di V. S.
S.r Galileo Galilei.
Come fratelloM. Card.1 Barberino.
Fuori: Al molto Ill. S.reIl S.r Galileo Galilei.
Firenze.
1480*.
ZACCARIA SAGREDO a GALILEO in Firenze.
Venezia, 29 agosto 1620.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVIII, n.° 98. - Autografa la sottoscrizione
Molt'Ill.re Sig.r mio Oss.mo
Doppo la perdita del Sig.r mio fratello mi incontra un'altra sciagura, che improvisamente et inaspettatamente ancora mi vien commesso dall'Ecc.mo Senato che per il suo servitio io mi transferisca a Crema; et a ciò fare mi assegnano piutosto hore che giorni. In ogni modo, ricevendo il favore de' comandi di V. S. molto Ill.re, ponerò insieme quel che io potrò per la settimana ventura delle cose descritte da lei et a me rimase(103), perchè se le godi in gratia mia. De' ferri et instrumenti da legnaiuolo non potrò servirla, perchè, come cose a me noiosissime et improprie alla professione mia, le ho dissipate et disperse senza riguardo alcuno.
Al mercante la settimana presente darò sodisfattione, havendomi egli promesso venirla a ricevere. Per fine a V. S. molto Ill.re bacio con tutto l'affetto la mano.
In Venetia, a 29 Agosto 1620.
S.r Galileo.
S. Aff.moZacc. Sagredo.
Fuori: Al molt'Ill.re Sig.r mio Oss.mo
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