Di Firenze, li 7 di 7bre 1620.
Di V. S. Ill.ma e Rev.maDev.mo et Obblig.mo Ser.re
Galileo Galilei.
1482.
CARLO MUTI a GALILEO in Firenze.
Roma, 25 settembre 1620.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 129. - Autografa la sottoscrizione.
Molto Ill.re Sig.re Oss.mo
Ho sentito con mio gran disgusto i travagli di V. S., sì per la perdita che mi dice haver fatto della sua Sig.ra madre(105), che sia in gloria, sì per le proprie indispositioni sue: e sicome dell'uno e dell'altro mi condoglio di core con V. S., così credo che ella, come prudentissima, haverà tolerato con gran moderatione di affetto il primo accidente irremediabile, e per la medesima cagione cercherà ancora di cessare il secondo con usare ogni cura circa la sua salute, aciò che li suoi amici et osservanti possino più lungamente goderla, et io particolarmente e li Sig.ri Cardinale(106) e Duca mio padre(107), quali assicuro V. S. esserle amorevolissimi e desiderosissimi di farle cosa grata, benchè harei maggior gusto che ella se ne assicurasse da per sè stessa con impiegare tal volta la opera loro nelle sue occorrenze.
Il desiderio che tengo della risposta di V. S. alla Libra, è ito sempre di pari passo con la comodità sua; però ella può essere certa che la tardanza ancora mi sarà grata, quando segua con sua salute, quale piaccia al Signore Iddio di darle con ogni altra consolatione. Et io le bacio la mano.
Da Roma, alli 25 di 7.re 1620.
Di V. S. molto Ill.re e molto Ecc.teAff.mo Se.r di core
Carlo Muti Ly.
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