Alla quale bagiando le mani, resto servitore.
Da Roma, li 30 di Luglio 1621.
Di V. S. molto Ill.re et Eccel.maServitore Aff.mo
Giulio Cesare La Galla.
1506*.
GIOVANNI FABER a GALILEO in Firenze.
Roma, 7 agosto 1621.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 149. - Autografa.
Molt'Ill.re Sig. mio et Padron Oss.mo
L'anniversario della felice institutione del nostro consesso Lynceo ricerca che io faccia ufficio con tutti dell'Academia nostra, sì come fo con V. S., con la quale mi rallegro infinitissimamente che si trova viva et, come voglio sperare, sana, doppo continoa sua indispositione. Iddio la prosperi molt'altri anni appresso, che possiamo godere li frutti del suo felicissimo et fecondissimo ingegno, come ci mostra tuttavia il Sig.r Ciampoli nostro, suo degnissimo discepulo.
Il Sig.r Don Virginio ancora sta meglio, et hieri fossimo il Sig.r Ciampoli et io seco in carrozza a spasso. Mi favorisca V. S. per gratia per un suo servidore a fare domandare al Sig.r Philippo(155), pittore già di sua Altezza Ser.ma, se ha havuto un mese fa le mie lettere. Iddio a V. S. conceda colmo di felicità.
Di Roma, alli 7 di Agosto 1621.
Di V. S. molto Ill.reDivotiss. Se.
Gio. Fabro Lyn.
Fuori: Al molt'Ill.re Sig. mio et Padron Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Fiorenza.
1507*.
CARLO MUTI a GALILEO [in Firenze].
Canemorto, 15 agosto 1621.
Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXI, n.° 177. - Autografe le lin. 15-23 [Edizione Nazionale].
Molto Ill.re Sig.re Oss.mo
La lettera del Sig.r Mario Guiducci in risposta del Sarsio(156) è stata letta da me con grandissimo piacere, essendomi paruto che egli habbia ragionevolmente e con discreta maniera confutato le imposture appartenenti a lui.
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