Io nella mia antecedente lettera scrissi un particolare a V. S. circa all'impressione dei libri: gliela confermo, favorendomi di farmi intendere se qui vi è qualche cosa di suo servicio, acciò la possa mandargliela, come desidero. Mi sarà sempre caro mi favorisca di comandarmi, acciò m'impieghi conforme il desiderio mio che ho di servirla. Con baciarle le mani, pregandole da Iddio ogni sorte di felicità et contento.
D'Anversa, li 25 di Agosto 1621.
Di V. S. molto Ill.reSer.re Aff.mo
Tiberio Spinola.
1509**.
FEDERICO CESI a [GIOVANNI FABER in Roma].
Acquasparta, 28 agosto 1621.
Arch. dell'Ospizio di S. Maria in Aquiro in Roma. Carteggio di Giovanni Faber. Filza 423, car. 193. - Autografa.
.... Lodo e giudico necessario che si scriva al S.r Galilei in nome di tutti per sollicitar la risposta, chè par che li suoi cometici aversarii trionfino contro di lui. Però è bene replicare, acciò non vada più in longo....
1510*.
FRANCESCO STELLUTI a [GIOVANNI FABER in Roma].
Acquasparta, 7 settembre 1621.
Dalle Lettere memorabili, istoriche, politiche ed erudite, scritte e raccolte da ANTONIO BULIFON, ecc. Raccolta quarta. In Napoli, presso Antonio Bulifon, 1697, pag. 56-57.
Si mandano a V. S. tre smiraldi da intagliarsi con li nomi de' Lincei che risolveranno hora d'ammetter costì(161), come già l'accennò il Signor Principe, e potranno scegliersi secondo i soggetti et applicarli. Ve n'è uno che già vi è intagliata la lince: secondo quella potrà far intagliare l'altre, et trovare il meglio artefice che vi sia, e vi farà mettere li nomi, come negli altri anelli si è fatto.
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