In Roma, il dì 15 di Gen.o 1622.
Di V. S. molto Il.re et Ec.maS.r Galileo Galilei. Fir.
Dev.mo et Obbl. S.reG. Ciampoli.
1519*.
BONAVENTURA CAVALIERI a [GALILEO in Firenze].
Milano, 16 febbraio 1622.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. X, car. 118. - Autografa.
Molto Ill.re Sig.r e P.ron Col.mo
Ho scritto altre volte a V. S., dalla quale però non ho hauto sin hora risposta: tuttavia penso che ciò da altro non provenga che dalle molte occupationi che la devono tenere ingombrata; che però son anch'io andato rallentando lo scrivere, per non accrescerli tedio e fastidio. Occorrendomi però di manifestarli alcune cosette geometriche che mi sono passate per la fantasia, ho fatto risolutione di scriverli e mandargliene copia(181), non perchè io pensi che sieno degne di esser poste inanzi al purgato giuditio et intelletto di V. S., ma perchè da questa piccol fatica riconosca in me l'ardente desiderio di mostrarmi legitimo suo discepolo, e di manifestare in parte (s'io potessi) ciò che per mancamento di compagnia mi conviene tenere come in confessione. Forsi questo mio pensiero li riuscirà una vanità, essendo elli lontano da tutto quello ch'i' ho potuto trovare esser scritto da altri, e per riuscire molto stravagante a chi non lo consideri con qualche attentione, e con qualche affettione non vadi scusando la mia brevità di dimostrare le cose proposte da me, come spero che sii per fare V. S., posciachè per mandargliele per la presente occasione m'è bisognato farne un compendio presto presto, non havendoli potuto aggiungere alcune cose delle spirali, le quali con commodità manderò anco a V. S., quando sappi come li rieschi questo puoco.
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Roma Gen Galileo Galilei Obbl Ciampoli Firenze
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