Autografi, B.a LXXVIII, n.° 166. - Autografa.
Molto Ill.re et Eccell.mo Sig.re
Sapendo quanto in lei sia eminente la scientia delle cose astronomiche, e confidandomi anco nella molta sua cortesia, ho preso ardire questa volta, se bene poco da V. S. conosciuto, di domandarli per gratia mi vogli avvisare se ancora si sono osservati i moti et li periodi di quelle dui stelle collaterali a Saturno, et insieme se ci è argumento alcuno per provare che la distanza dell'occhio al centro del mondo non sia del tutto insensibile, ma di qualche consideratione, rispetto anche al cielo stellato, cioè alle stelle fisse; perchè mi pare m'accennasse non so che sopra di questo, quando io hebbi l'honore di ragionar e conferir con seco da tre o quattro volte, l'ultima vece che lei fu in Roma: assicurandola che mi farà favor segnalatissimo, e ce ne resterò con obbligo perpetuo, facendoli hora un'humilissima reverenza, con pregarle lunga e felice vita.
Di Macerata, in Corte del Cardinal d'Ascoli(210), alli 22 di Novembre 1622.
Di V. S. molto Ill.re et Eccell.maAff.mo et Devotiss.mo Ser.re
Lodovico Lodovici.
Fuori: Al molto Ill.re et Eccell.mo Sig.r mio Oss.moIl Sig.r Galileo Galilei.
Firenze.
1540**.
GALILEO a FERDINANDO II Granduca di Toscana [in Firenze].
[Firenze, novembre 1622].
Arch. di Stato in Firenze. Monte di Pietà, Filza 1041 (Campione n.° 76), non cartolata. - Autografa.
Ser.mo Gran Duca,
Galileo Galilei, devotissimo servo e vassallo di V. A. S.ma, humilmente la supplica che voglia restar servita di concedergli grazia ch'e' possa metter(211) sul Monte Pio(212) ducati duemila, con ritrarne i soliti emolumenti: del che gli resterà con perpetuo obbligo di pregar per ogni sua maggior grandezza e felicità.
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