Non mi stenderò hora più in longo: di tutto core a V. S. bacio le mani, insieme col S.r Stelluti, che è qui a tenermi compagnia, e le prego da N. S. Dio felicissime le Feste et il Capo d'anno con altri moltissimi appresso.
D'Acq.ta, li 27 Xbre 1622.
Di V. S. molt'Ill.re e molto Ecc.te
Il S.r Conte Honofrio Castelli, che è qui meco, le bacia le mani.
Aff.mo per ser.la sempreFed.co Cesi Linc.o P.
1544*.
GIOVANNI CIAMPOLI a GALILEO in Firenze.
Roma, 7 gennaio 1623.
Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII. car. 173. - Autografa.
Molto Ill.re et Ecc.mo S.r mio Oss.mo
Dovevo molto prima rispondere alla cortese lettera di V. S.; ma se le continue occupationi mi tolgono a me stesso, non che a i padroni assenti, troverò bene scusa e perdono appresso la sua benignità. Farò il possibile che resti servito nel suo desiderio il S.r Giovanni Pellegrini, et ho speranza che mi possa riuscire: però di quanto occorre ne farò dar parte a lui proprio, senza continuamente tediar lei con simili materie.
Per passare a cose più eminenti, mi rallegro delle nuove et ammirande invenzioni circa il flusso e reflusso. Aspetto con ansietà di veder quel discorso perfettionato(213). Quel primo sbozzo mi parve sempre un miracolo d'ingegno; hora s'immagini V. S. quanta eccessiva consolatione sia per darmi quando li piacerà d'inviarmene il discorso finito? Non sarò sempre tanto occupato quanto sono stato da due mesi in qua, che veramente non ho potuto respirare con otio. Spero con la assidua diligenza haver digerito gran mole di negotii che mi doveranno per quest'altro mese lasciare il campo un poco più libero.
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