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      Et la saluto cordialmente.
     
      Di Roma, li 24 di Giugno 1623.
      Di V. S.
     
     
      Io resto tenuto molto a V. S. della sua continuata affetione verso di me et li miei, et desidero occasione di corrisponderle, assicurandola che troverrà in me prontissima dispositione d'animo in servirla, rispetto al suo molto merito et alla gratitudine che le devo.
     
     
      S.r Galileo Galilei.
      Come fratello Aff.moM. Card.l Barberino.
     
      Fuori: Al molto Ill. S.reIl S.r Galileo Galilei.
      Firenze.
     
     
     
      1562*.
     
      GIOVANNI CIAMPOLI a GALILEO in Firenze.
      Roma, 22 luglio 1623.
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. VIII, car. 187. - Autografi il poscritto e la sottoscrizione.
     
      Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.r e P.ron mio Col.mo
     
      Non ho altro con che meglio io possa ricordar di presente a V. S. la mia devotione, che l'inclusa copia dell'Oratione recitata da me alli giorni passati alli Sig.ri Cardinali avanti il loro ingresso nel conclave(246). Gradisca in essa il vero affetto con il quale la riverisco tutta via, e si degni tener viva memoria di me, come fo io di lei, alla quale di vivo cuore bacio le mani e prego da Dio ogni contento.
     
      Roma, 22 Luglio 1623.
      Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma
     
     
      Ben che ci troviamo involti nelle massime occupationi, non perciò si tralascia la stampa del suo libro, del quale presto si manderà copia finita.
     
     
      S.r Galileo Galilei. Fir.eDev.mo et Obblig. Se.re
      G. Ciampoli.
     
     
     
      1563.
     
      MARIA CELESTE GALILEI a GALILEO in Bellosguardo.
      [Arcetri], 10 agosto [1623].
     
      Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XIII, car. 26. - Autografa.
     
      Molt'Ill.re Sig.r Padre,
     
      Il contento che m'apportato il regalo delle lettere che mi ha mandate V. S., scrittegli da quell'Ill.mo Cardinale, hoggi Sommo Pontefice(247), è stato inesplicabile, conoscendo benissimo in quelle qual sia l'affetione che le porta e quanta stima faccia delle sue virtù. Le ho lette e rilette con gusto particolare, et gliene rimando come m'impone, non l'havendo mostrate ad altri che a Suor Archangela(248), la quale insieme meco ha sentito estrema allegrezza, per vedere quanto lei sia favorita da persona tale.


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Le opere di Galileo Galilei
Volume XIII. Carteggio 1620-1628
di Galileo Galilei
Barbera Firenze
1964-1965 pagine 592

   





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